( alla Hemingway)


Ho detto, ribadisco, non sono certamente il primo della storia a dichiararlo, il Martini Cocktail è “il
cocktail par excellence”. Non sono qui per descriverne la storia, facilmente reperibile su internet, ma
fornisco una serie di indicazioni preliminari per meglio comprendere la mia ODE, del
tutto personale, e utili per chi non conosce questo cocktail, a volte definito anche come “la più pericolosa
bomba americana”. E’ necessario sapere, nel caso vogliate provarlo, obbligo è che il barman sia
particolarmente preparato ed abbia un’ottima mano. Non basta che sappia le perfette quantità di liquidi,
tutta la differenza è la mano e la qualità del tempo che viene impiegato per la sua preparazione. Un Martini
Cocktail fatto in fretta, come può avvenire per un cocktail 30-30-30 o simile, non può esistere. E’ necessario
il corretto bicchiere preparato in temperatura. Gli strumenti ben lavati. Il ghiaccio molto secco e
tanta tanta tecnica. Io bevo questo cocktail, ultimamente molto raramente per via della gradazione alcolica
elevata, esclusivamente in locali di cui ho la certezza che ci sia il prodotto giusto a livello di GIN e la mano
preparata. Perfettamente preparata. Nei pochi posti dove mi sono fidato, non mi sono vergognato a far
sapere se il prodotto non era di mio gradimento. Anzì, il barman poco preparato ma consapevole e bravo,
si informa per primo lui se gli è riuscito bene. Generalmente l’avventore che chiede un Martini Cocktail è
per forza una persona preparata sull’argomento cocktail. Quando ne bevo uno non di mio gradimento,
senza paura di offendere, serenamente comunicavo: “Mi dispiace ma io lo prendo con
meno limone” ho visto molti che compiono il grave errore di spremere succo di limone dentro! Non va
assolutamente fatto! Si spreme solo leggermente la buccia del limone dal lato esterno! – “Mi dispiace ma la
salamoia dell’oliva ha rovinato tutto” alcuni prendono olive direttamente dal barattolo, senza
lavarle minimanente, ovvio che la salamoio corrompa la perfezione! – Mi spiace ma non hai usato il martinidry” sembra banale ma è un errore comune anche questo . Alla loro contro-proposta generalmente
così formulata “Mi spiace, se vuoi te lo rifaccio” – rispondo sempre: “guarda, pago anche questo, ma fammi
un americano – grazie” – Non ho trovato nessuno offendersi se detto con gentilezza e giustizia. E’ il cocktail
più difficile da preparare bene, ci vuole un campione, un professionista vero. Fortunatamente Il barista
poco preparato sul Cocktail Martini è abbastanza facile da individuare, già prima che inizi la preparazione.
Se risponde con gli occhi un po’ chiusi, facendo un passettino indietro, guardando a caso le bottiglie e
dicendo quasi sottomesso con aria interrogativa “cocktail martini…” cambiate richiesta. La persona
preparata, l’unica risposta che deve darvi con ferma sicurezza è “certo, alla Hemingway o classico?”
Ricordo, una sera che entrai al Marsalino, notai al bancone due donne che avevano appena ricevuto il loro
Martini Cocktail. Erano due donne sui 35 anni, vestite perfettamente, truccate perfettamente, molto
curate. Capelli in ordine, trucco giusto, nessuna esagerazione sui gioielli ed ovviamente anche le unghie
erano fatte da una professionista. Avevano l’aria di essere avvocato o comunque professioniste. Mi dilungo
ancora sulla loro descrizione perché è significativa. Erano truccate non con i colori tenui che di solito
marcano un elegante volto giovanile, ne con il trucco troppo scuro che di solito denotano la donna matura.
Avevano la leggerezza della ragazza ancora giovane, universitaria o appena post universitaria e l’aspetto
saggio di una donna matura. Vestite adeguatamente, senza volgarità, senza troppa classicità ed
accessoriate come una donna che quel livello merita. Una era castano scura tendente al rosso ed una
castano chiara tendente al biondo, probabilmente una sorta di degradee. Il corpo aerobico e slanciato mi
indicava che qualche sport lo praticavano, oppure era ginnastica da palestra e dava un ottimo risultato. Non
potevo perdere l’occasione di conoscere queste due donne. Era una questione prevalentemente
intellettuale. Mi avvicinai al bancone, i baristi mi conoscevano da tempo, indicai senza puntare i cocktail
che erano stati serviti e con sentita riverenza dissi “Se fosse possibile ordinerei il terzo e se mi concedono
mi siederei a sorseggiarlo con voi” – Erano al bancone per cui pensavo di non essere troppo
invadente, altrimenti si sarebbero messe in un tavolino se avessero voluto riservatezza. Mi accolsero di
buon grado. Purtroppo le signore erano di passaggio, non erano di Bologna ma di
Verona, erano entrambe architetto, stavano seguendo la ristrutturazione di un loro cliente di Verona che
aveva preso in centro un’ importante appartamento. Mi raccontarono con precisione tutta la loro opera di
lavoro ed ascoltai con molta attenzione, era un campo che conoscevo pochissimo. E’ stata una delle poche
volte ove non ero io ad intrattenere altri, ma loro con grande affabilità di parola e competenza,
rendevano il loro lavoro di natura tecnica ed artistica di un interesse per me paragonabile in quel
momento allo stesso che nutro per una pregevole sinfonia di Bramhs. Ovvero di estremo interesse per
me. Mi ricordo che risero moltissimo, quasi a stare male quando dichiarai “Signore, io non sono per i
rapporti lunghi, semplicemente perché non vi sono preparato, ma due donne come voi le sposerei subito
ed insieme!” – la cosa risultò molto divertente. Al termine del cocktail con un po’ di dispiacere mi
salutarono. Con una cortese insistenza mi offrirono il Martini Cocktail che avevo consumato. Non riuscì a
fare il contrario. Purtroppo al tempo non erano diffusi molto i social e non tenni il contatto.
Faccio un ultimo appello: mi raccomando, l’oliva non va presa dalla salamoia e messa così senza lavarla nel
bicchiere. Guasta il gusto!
ODE AL COCKTAIL MARTINI
Triangolo di perfezione
Già da tanti venerato
nel Sacro, nel profano
E nel pagano.
Contieni quanto a noi necessario.
Limpida trasparenza
fredda e gioiosa
Stordisci il palato
E continui nella mente.
Preferisci il silenzio
e le corte compagnie.
Ti accompagni al sigaro leggero
Non tolleri la tartina
Mi apri il pensiero sul mondo
Sostieni i miei affanni
I miei sogni
A volte accendi il desiderio
E quando lo fai
Strappando strati di pelle interiore
Non sempre si trova
Il puro
Non sempre onesto
Ma sempre reale

Articoli simili