Sono su di una collina o montagna con Tiziano, il terreno è impervio, scivolo in un burrone. Giro e vedo che ci segue un tizio armato, mi sorpassa, non c’è l’ha contro di noi ma contro un altro.

L’ho disarmo, lui spara, non mi chiedo come abbia sparato che l’ho disarmato ma in ogni caso questo tipo viene assassinato e gettato in un fiume.

Anche noi andiamo dentro il fiume per ripararci, scappiamo, siamo su un treno, ho le pistole.

Mi fermo in un paese, devo liberarmi delle pistole, sono al mare, credo a cervia, riconosco una sala giochi che tento di raggiungere, sono in brasile, cerco un taxi, sono in italia, a forlì, partiamo con il taxi dopo aver faticato molto. Usciamo dal paese, viaggiamo, nel frattempo cerco di capire dove lasciare le pistole, un cassonetto? C’è un posto di blocco, una dogana con un presidio di polizia. La passiamo, non ci fermano ma una volante ci segue, ci sorpassa e ci taglia la strada. “ Non è possibile “ dico, gli agenti però non ci considerano. Ci fermiamo, sono in una strada che conosco, ci abitavo da piccolo, lascio le pistole in un cassonetto. Fine

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